Il Benin è un paese dell’Africa occidentale, culla del vodou e punto di partenza di milioni di schiavi per le piantagioni di canna da zucchero delle Americhe. Paese fragile, gode di un clima sociale e politico globalmente stabile, che ha favorito la crescita economica ed il miglioramento di molti indicatori socio-sanitari. La crescita economica ha favorito l’aumento della speranza di vita da 54 anni nel ‘90 a 61 anni nel ‘16, ma anche l’emergere di patologie tipiche delle società del nord, fra cui i tumori, con un tributo pesante pagato dalle donne per l’elevata incidenza di quelli ginecologici. Secondo l’OMS, infatti, il profilo epidemiologico del Benin è oggi fortemente influenzato dalle malattie non trasmissibili, responsabili del 53,36% dei decessi.

Paesi come il Benin mancano di prevenzione, per cui le donne arrivano all’ospedale troppo tardi, non c’è personale qualificato, le attrezzature e i materiali insufficienti, le cure costose e gli aspetti culturali hanno pesanti complicazioni economiche e sociali. Per questo, l’associazione A.CROSS in partenariato con l’ospedale evangelico di Bembèrèkè si prefigge di “migliorare e diffondere pratiche di prevenzione e diagnosi precoce dei tumori alla cervice e al seno delle donne del distretto sanitario di Bembèrèkè”.

Una semplice visita ginecologica, uno screening precoce possono salvare la vita di tante giovani donne africane!

Per questo, il progetto prevede:

• Campagne annuali di prevenzione. Un a visita costa 15 €.
• Missioni annuali di medici, che donano parte delle loro ferie, per formare il personale locale.
• Innovazioni tecniche, come l’acquisto di un bisturi elettrico (6.500 €).